Finalmente, il tempo è giunto: questa è la New Age arrivata al fondo del barile. E con lei alla frutta sono arrivate le psicologie da manuale, l’esoterismo “for dummies”, i parolai del risveglio e i vampiri dell’anima (e del portafogli), i teatranti. È finita. È finito il tempo delle comuni (che hanno dato davvero il peggio), è finito il tempo dei profeti, è finito il tempo delle cazzate. Avete rotto. Ci avete stufato. Lo show è noioso, ripetitivo, fasullo.
C’è un ritorno: sottile, sotterraneo, delicato, quasi impercettibile. Io lo sento. C’è voglia di tornare a sudare, ad impegnarsi, a confrontarsi con cose non facili e non a portata di mano. Si è capito che non ci sono scorciatoie e la vecchia cara Antica Arte fa capolino. E quando la si incontra, anche per caso (per caso?), la differenza la si vede subito! Forse non ne faremo niente: meglio così. Meglio niente che subissati di stupidaggini. Sì perché si capisce subito che ci sarà da lavorare sodo! Ma forse, invece, qualcuno coglierà l’attimo. Spurgate le fogne, sturati lavandini e cessi, scrostate le tubature – dentro e fuori di sé - l’acqua pura e pulita, trasparente e buona, ricomincia a fluire.
E tu: l’hai sentita la differenza? Ti è capitato?
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