Auspicabilmente, anche se mai esaurientemente, se ne può
sentir parlare in ambito filosofico o antropologico, ma oggi ancora di più
riferendosi a contesti oscuri, settari o massonici, sempre con una vena di inquietante
gusto (o disgusto) gotico e sospetto.
Vediamo, invece, prescindendo dai soliti nozionismi
accademici e dalle argomentazioni degli esoterologi (che nulla sanno), di
recuperare il senso e l’attualità di questo strano termine, secondo l’approccio
non tanto dell’esoterologo, che non di rado pretende di essere esoterista e
magari pure “Iniziato”, quanto dell’esoterista vero e proprio, in senso
operativo (in quale altro senso altrimenti?), che è magista, alchimista, nagual
e, certamente, Iniziato ai Misteri secondo la propria Via.
Potreste chiedermi chi sono io per parlarne con tale
approccio, ma vi chiedo di trattenere le vostre curiosità sulla mia vita e
concentrarvi su quanto segue.
Il discorso è semplice, come semplici sono le cose profonde
e vere.
Guardiamoci attorno: la “civiltà” accelera verso un
inesorabile collasso, distruggendo e autodistruggendosi nei più diversi modi,
da quelli più evidenti a quelli più subdoli.
Personalmente ce ne accorgiamo e ci scandalizziamo,
rimaniamo stupefatti da tale evidenza, increduli e, nella migliore delle
ipotesi, motivati a cambiare le cose (nella peggiore inclini all’indifferenza o
alla resa), eppure, nonostante la nostra indignazione individuale, collettivamente abbiamo prodotto e produciamo
quel risultato.
Ora, consideriamo un primo dato: la distruzione fa parte
della realtà e della vita. Il cosmo procede per creazioni, adattamenti,
evoluzioni, distruzioni, nuove creazioni e così via. La distruzione rientra
necessariamente nella dinamica dell’esistere. L’equilibrio evolutivo è
dinamico.
Potremmo forse insinuare che l’universo arrivi a produrre
forme senzienti, come la nostra, quando attiva le sue funzioni distruttive?
Pronto a riformulare i suoi parametri strutturali e vitali?
Oppure, potremmo forse immaginare che nelle forme senzienti,
come la nostra, voglia l’universo trovare una duplice risorsa: quella
distruttiva e quella rigenerativa?
La specie umana in quanto risorsa distruttiva innesca un
processo naturale necessario, e lo fa esprimendo la sua, evidentemente,
naturale funzione caotica e degenerativa.
Allo stesso tempo, la specie umana in quanto risorsa anche
rigenerativa, crea essa stessa i presupposti della successiva riformulazione,
ponendosi come volontà straordinaria, ovvero creativa. Creativa del nuovo.
Se nel primo caso l’inerzia di massa promuove con facilità
la funzione distruttiva, nel secondo caso è necessario esprimere una capacità
individuale e una volontà extra-ordinaria per produrre i presupposti di una
rigenerazione possibile. L’atto straordinario riguarda sia la capacità di
intelligenza creativa in una prospettiva di entusiasmo e visione dall’alto, sia
la necessità della coesistenza all’interno del contesto distruttivo dominante e
generalizzato.
Ecco: l’Iniziato è colui (e colei) che “inizia” il suo
percorso di definizione del ruolo creativo e rigenerante per testimoniare e
manifestare la specie umana in quanto risorsa creativa ed evolutiva in un
sistema dinamica giunto alla sua prossima discontinuità.
Gli Iniziati e le Iniziate, autenticamente rinati e rinate
in quanto specie mutante e metamorfica, si distinguono da quel volgo profano
incapace di profondità e di sacralità esistenziale destinato alle funzioni
annichilenti di un cosmo vivo e in perenne rinnovamento. E lo fanno imprimendo alla
loro vita, con atti di straordinario coraggio, trasgressione e intelligenza
(che all’ottava alta non possono che tradursi in Amore per la vita), una
direzione di creatività e coscienza, progressivamente consapevoli della vera
natura materiale e spirituale della vita stessa.
L’Iniziato – che è individuo - sceglie il viaggio
straordinario, emerge dalle ceneri e produce nuova vita. Il non-Iniziato – che
è massa - si pone al pur sempre naturale e necessario servizio della
distruzione e della morte.
In entrambi i casi, le necessarie risorse universali vengono
rappresentate.
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