sabato 1 dicembre 2018

ESOTERISMO: che dite, lo riabilitiamo questo termine?

Talvolta mi capita di scrivere articoli o post, oppure di fissare il titolo di una conferenza, impiegando il termine “esoterismo”, o “esoterico”. Puntualmente qualche amico mi consiglia di sostituire questo termine con qualcosa di analogo, tipo ermetismo, gnosi, filosofia, ricerca interiore o spiritualità. Sì perché, mi viene spiegato, altrimenti la gente, leggendo “esoterismo”, pensa a qualcosa di cupo, grottesco, pauroso, settario, inquietante, gotico, satanico, oscuro, oppure pensa alla fattucchiera che vende rituali e filtri d’amore, alla cartomante vestita da zingara, ai fumettoni delle streghette americane o, immancabile, al mago Otelma. Che desolazione!

Ebbene, io, invece, noncurante delle strategie di vendita (che immancabilmente livellano tutto verso il basso, cioè si adattano all’ignoranza di massa – ovvero dei consumatori), voglio fortemente riabilitare, anzi, direi, liberare questo termine da tutto l’immaginario-paccottiglia che, complici santamadrechiesa (che vuole avere l’esclusiva della “magia” più pacchiana), imbonitori, e new-agers complottari, ha intasato un concetto così bello come quello di, appunto, ESOTERISMO.

Esoterismo è tutto ciò che attiene alla nostra interiorità, alla ricerca del senso profondo e trascendentale delle cose (e di noi stessi), tutto ciò che è segreto e riservato perché incomunicabile se non attraverso la condivisione esperienziale: è tutto ciò che rimanda ad una conoscenza straordinaria riservata (direi dedicata) a coloro che collocano la ricerca e i valori spirituali al centro della loro vita e creano conseguentemente i presupposti per inoltrarsi in tale conoscenza che è trasformazione, libertà ed evoluzione autentica, con assoluto impegno, buona volontà e amore (gli Iniziati).

Ecco cos’è l’Esoterismo, oltre che costituire un meraviglioso approccio allargato alla realtà che, dando senso all’immanente, si fa metafisica e trascendentale.

Ebbene sì! Io sono un esoterista – e non solo un “esoterologo” (sempre che sia possibile esserlo, dato che l’esoterismo è esperienza diretta e non analisi intellettuale per quanto bene possa essere condotta) – e mi appassiono ai saperi e alle discipline esoteriche, vivendone e traendone, per quanto possibile, elementi per la mia divulgazione e formazione.

L’Accademia ACOS e miei i laboratori di Meditazione sono prodromi all’esperienza esoterica del Filo d’Oro (il sodalizio esoterico-iniziatico da me fondato) e ogni cosa che esprimo vuole affondare le sue motivazioni nel senso esoterico della vita. Esoterico, esoterico, esoterico! Liberatevi dai fantasmi catto-masso-new-age (sigh!) e fatemi usare una buona volta il termine che rimanda al fondamento, al logos, di ogni cosa: l’Esoterismo, caro ai filosofi di ogni tempo e luogo che ne hanno saputo ricevere, custodire, evolvere e tramandare i Misteri.


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