Credo che gli assolutismi non possano trovare posto nella nostra realtà. Persino se si tratti di “amore universale”. Penso che chi dica, o predichi, di amare tutti, di fatto non sia capace di amare davvero nessuno. Così come chi pensa di odiare tutti. Non è possibile. Non è necessario “amare tutti”. Non è doveroso “amare tutto”. Soprattutto quando si percorre un cammino spirituale, che esige sincerità e non ammette alcuna forma di ipocrisia né di idealismo. In un cammino spirituale non esistono assolutismi, né esiste il concetto di dovere. Non esiste nulla che non sia autenticamente sostenibile e che non corrisponda alla nostra natura reale, qui su questa Terra. Non esistono assolutismi chi implichino, come spiacevoli e naturali conseguenze, frustrazione, giudizio, finzione. Non mi si dica che è assolutistico dire che non si ammettono assolutismi, perché si tratterebbe di dialettica, di inutili quanto infantili sofismi. Non amate tutto e tutti, non è possibile. È l’ennesimo inganno. Non serve.
Certamente siate disponibili ad accordare il vostro amore a tutti, ma non preoccupatevi di dover amare tutti, magari perché ve lo dice la religione o il vostro guru. Anche in questo caso esprimete il vostro discernimento, il vostro piacere. Non cercate di amare tutto e tutti. Amate, piuttosto, qualcosa e qualcuno veramente.
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