Talvolta mi si ribadisce che la vita è dura, ingiusta, difficile, con le sue illusioni, la sua sofferenza. E mi si chiede se la via spirituale fornirà una soluzione a tutto questo, che, magari grazie alla famosa massa critica, cambieremo il mondo in un mondo migliore, giusto, autentico, felice.
No. Non
accadrà. Non può accadere: questo mondo, la vita stessa, non può che essere ingiusta, ingannevole e dolorosa. L’ingiustizia,
la menzogna e la sofferenza sono connaturate nella natura del mondo: un mondo,
scenograficamente bellissimo, che nel suo divenire naturale e sociale deve per
forza essere così insensato, intrinsecamente, e, infatti, è sempre così, da
sempre, per quanti avatar e maestri illuminati lo abbiano visitato. Sempre sarà
così ingiusto e ingannevole. È fatto apposta per essere così. Capite? Nessuno
può o deve salvare il mondo, cambiarlo, pensare di poterlo migliorare. Tu puoi
solo essere testimone del dolore del mondo, fare la tua parte, certamente ma senza
illusioni, e prendere le distanze dall’ingiustizia e dalla menzogna
personalmente. Come anima individuale tu devi “distinguerti”. Ecco la via
spirituale. La nostra anima viene provata da tutto questo che è fatto per esser
così e non potrà mai essere diverso! Nostro compito è distinguerci, ognuno di
noi può e deve distinguersi e “dire-di-no” all’ingiustizia e alla menzogna,
costi quello che costi, non importa: attraversare questo mondo e andare oltre
seguendo il nostro destino evolutivo distinguendoci e facendo la nostra parte
individualmente: non cambieremo mai il mondo, non è possibile, ma avremo su di
esso affermato la bellezza e la giustizia dell’Essere che, attraverso di noi,
vince le sue stesse ombre e si rinnova, di mondo in mondo, di prova in prova. No:
non si può salvare il mondo o cambiarlo sperando in un mondo finalmente giusto
e armonico.
Anche se
dobbiamo comportarci come se fosse possibile e fare la nostra parte secondo
coscienza, dobbiamo rinunciare ad ogni pretesa. Il mondo non può essere migliorato: va
reso talmente inutile che questo mondo, con la sua necessaria bruttura
esistenziale, non avrà più ragione di essere. Se l’anima di ognuno di noi, di
tutti noi, avrà capito, se avremo tutti capito, allora questo mondo non verrà
cambiato: verrà trasceso.
Quello che
si può fare ora è liberarsi dall’idea di un mondo perfetto e bello e giusto: la
giustizia non è di questo mondo, diceva qualcuno. Quello che possiamo fare,
però, è essere giusti, amorevoli e
armonici sfidando la natura del mondo, eroicamente. E accettare che le prove
dell’anima passino necessariamente da mondi imperfetti, ingiusti, illusori e
dolorosi, dove è il “male” a trionfare necessariamente perché il mondo è per
sua natura così, deve esserlo! Così la nostra anima, grazie al libero arbitrio,
potrà riconoscersi diversa e trascendere, per “distinzione”: dire “io non ci
sto e mi regolo diversamente, e combatto per un’altra verità.”.
Certo, il
mondo sarà ostile, saremo derisi, perseguitati o moriremo, ma che importa? Cos’è
vero? Cosa vale?
Può la via
spirituale rendere giusto e bello il mondo? No. La via spirituale è capire cosa
siamo davvero.
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