Tra quei pochi che si pongono domande - degli altri non mi interessa pensare - troppi ancora credono sia prioritario studiare certi libri, eseguire pratiche, adottare diete e compiere scelte di vita ai fini del proprio Risveglio di Coscienza. Senza intuire che la priorità, invece, sta nel… risvegliarsi.
Si continua quindi a pregare, praticare, schierarsi a favore di talune scelte piuttosto che altre, adottare insegnamenti e discipline, dicendo, scegliendo e facendo cose nel proprio incubo o sogno che sia, convinti in quel modo di elevarsi, illuminarsi, risvegliarsi, essere realizzati, buoni e migliori. In tutto questo darsi da fare, ognuno nel proprio sonno perde clamorosamente di vista l’obbiettivo del risveglio. E si dorme ancora più intensamente. Si perde il filo, si manca il bersaglio, totalmente. Non si coglie il punto della faccenda e si divaga. A volte pure si litiga per affermare ad altri dormiglioni che la propria visione è più etica, bella, utile. Russando fastidiosamente.
Cominciate a stare un po’ in silenzio. Non scegliete. Non polarizzatevi. Non siate così attaccati. Non agitatevi, come chi sta annegando e più si muove e peggio è. Osservatevi. Non affrettatevi a mettervi etichette da primi della classe. A far vedere quanto siete bravi. Quanto avete capito. Avete buona volontà: non sprecatela. Cercate di capire quel è il punto. Cercate di amarvi, per esempio…
Cerchiamo di capirci, di amarci, di sentirci. In silenzio, piano piano… quella sveglia che si chiama Coscienza è oltre tutti questi veli: alleggeriamo il nostro sonno, altrimenti non la sentiremo mai.