Ancora una volta è giunto il momento in cui sento in me stesso, impellente e severa, la necessità di rivedere tutto. Ogni tanto, ovviamente non spesso ma almeno quando risulta così evidente e inevitabile, bisogna fare una bella ricapitolazione: rivedere l’approccio, i termini della questione, lasciare andare quanto ormai sintetizzato e trasceso su nuovi piani di comprensione, liberarsi dal conosciuto e rinnovare. Rinnovarsi.
È un po’ morire. Tanti argomenti, tante pratiche, tanti modi di condividere e insegnare, una ricerca incessante quanto incessante è la vita nel suo sfidarci.
Ancora una volta l’essenza si svela denudando un’eleganza nuova, più semplice, immediata come un laser che passa infilandosi in mille interstizi per illuminare laggiù l’unico punto utile di quella porta lontana: la serratura. Tutto il resto non serve: la nostra nuova chiave va fatta girare in quel punto preciso, illuminato da una luce ben puntata.
I libri che ho scritto finora, le conferenze, i video, i podcast, le lezioni accademiche, gli articoli, i tanti scritti, post, webinar, i corsi, le registrazioni e quant’altro sono e restano la testimonianza del mio percorso: sono i miei diari di bordo. Eppure, oggi, non mi sento affatto soddisfatto. Mi sembra di aver mancato quel punto che ora mi sembra di vedere per la prima volta davvero. Mi viene voglia di ritirare tutto, di cancellare tutto e di riscrivere tutto daccapo. Ridire tutto in un modo completamente diverso. Tutto rivedere (e rivedermi) profondamente. Non userei più molti termini, altri ne cambierei drasticamente, di alcuni argomenti neanche perderei tempo a discuterne, altre cose direi in modo nuovo ed essenziale, mirando all’occhio. Rifarei il sito, riformulerei completamente il mio insegnamento, mi concentrerei su poche essenziali cose ben illuminate da questo laser ora così ben puntato.
Serve coraggio. Serve coraggio per spazzare via in un sol colpo un mandala davvero ben costruito in tanti anni. Dai misteri archeologici alla storia occulta dell’umanità, dall’ufologia al contattismo, dalla parapsicologia allo sviluppo delle facoltà interiori, al sogno lucido, al viaggio ultracorporeo; la medianità, la magia, la guarigione spirituale e gli straordinari scenari della fisica esoterica, dai misteri della mente a quelli dei chakra, dallo yoga ai tantra, dalle pratiche alchemiche a quelle mistiche, e tante, tante stupende parole, immagini e disegni che ora mi sembrano nient’altro che ingombranti veli.
I veli che nascondono il vero non vanno dipinti, ma bucati, lacerati! Finora mi sembra di essere stato nient’altro che un discreto pittore, un pittore che dipinge su stoffa, che abbellisce veli. Ora il mio pennello vuole trasformarsi in un bisturi, in un laser che passando con mano ferma su quei veli finalmente li apre, li scansa, li penetra per liberare veramente quella luce finora solo dipinta sulle bende che la imprigionavano.
Riscriverò tutto. Rinnoverò il mio dire. Riscriverò i programmi e i piani di studio. La mia penna a la mia lingua saranno accuminate e precise lame. Incandescenti saranno il mio inchiostro e il mio verbo per liberare con infinita passione questa luce di conoscenza e di amore che sento palpitare nel cuore di ogni cosa. Ora nel mio cuore.
Ve lo prometto: tutto sarà rinnovato.